Tecniche di Resistenza all'Interrogatorio

Tecniche di Resistenza all'Interrogatorio

Ero indeciso se scrivere o non scrivere questo post. Alla fine mi sono detto "fa parte della mia esperienza quindi perche no" ed ho deciso di pubblicarlo. Cari miei, smettetela di guardarvi allo specchio pensando di essere Jason Bourne. Se vi beccano, se finite in una stanza senza finestre con gente che vi vuole usare come pedine di scambio o sacchi da boxe propagandistici, non ci sarà nessuna musica di sottofondo e nessuna fuga acrobatica.

La sopravvivenza in natura è brutale, certo, ma il freddo non ti odia. L'ipotermia non pianifica. Qui invece parliamo di un'intelligenza umana attiva che vuole sventrarvi la mente.

Il nemico non vuole solo uccidervi; quello è facile. Vuole ridurvi a un guscio vuoto che sbava e ringrazia per un pezzo di pane. E sapete qual è la vostra prima linea di difesa? Non i muscoli. È la vostra dignità personale.

Vi sentite sporchi, umiliati, terrorizzati? Bene, è perfettamente normale. Ma se vi lasciate andare, se smettete di lavarvi la faccia con la sabbia perché "tanto a che serve?", siete già morti. La "sindrome della rinuncia" vi ammazza prima ancora che vi tocchino. Tenere la schiena dritta non è vanità, è un atto di guerra. State dicendo a quel bastardo: "Puoi legarmi, ma col cavolo che divento il tuo animale domestico".

Il Nemico nella Testa

Ragazzi, mettetevelo in quella zucca dura: il vostro aguzzino non è lì per picchiarvi e basta. Il dolore fisico, paradossalmente, spesso vi fa incazzare e vi rende più forti. Loro vogliono altro. Vogliono farvi regredire.

Vogliono decidere quando mangiate, quando dormite, quando potete pisciare. Vi ricordano qualcosa? Esatto, vogliono trasformarvi in poppanti indifesi che devono chiedere il permesso per esistere.

Scientificamente cercano di mandarvi fuori di testa, o nel panico totale o nella depressione apatica. E voi che fate? Glielo permettete? assolutamente no, cazzo.

Dovete esercitare la micro-autonomia. Siete legati a una sedia? Bene. Ma nella vostra testa comandate ancora voi. Decidete voi quando muovere un dito del piede. Decidete voi a quale ricordo pensare. Sembra una stronzata? Non lo è. È l'unico modo per ricordare al vostro cervello che non siete oggetti di loro proprietà.

Il Momento della Cattura

REAZIONE IMMEDIATA

Ascoltate: nel momento in cui vi mettono le mani addosso, il vostro corpo sarà inondato di cortisolo e adrenalina. Il cuore vi scoppierà nel petto e vorrete fare gli eroi o scappare urlando. Se lo fate, vi sparano in testa. Fine della storia. È un momento terrificante, lo so. Ma dovete forzare il congelamento delle reazioni. Dovete diventare "l'uomo invisibile". Piccolo, grigio, insignificante. Non sfidateli con gli occhi, ma non piagnucolate.

Mentre il terrore vi assale, usate la scansione sensoriale. Costringetevi a guardare il muro: è ruvido o liscio? Di che colore è il pavimento? Che puzza c'è? Quali rumori ci sono? Non fatelo per arredare la cella o sentire una musica celestiale, fatelo perché se il cervello analizza dettagli stupidi, non può andare in shock dissociativo. Ancoratevi alla realtà, cazzo, o la realtà vi schiaccerà e vi farà uscire di testa.

La Sala Interrogatori

Quando vi interrogano, non cercano la verità. Cercano la loro verità. Vogliono che confermiate le loro paranoie o i loro dati. La vostra strategia? Essere noiosi da morire.

Adottate la "Verità Semplice". "Non lo so", "Sono solo un tecnico", "Nessuno mi dice niente". Ripetete la stessa storia banale all'infinito. La coerenza li annoia, la complessità li eccita come squali col sangue.

E occhio al corpo. Voi parlate anche se state zitti. Se vi toccate la faccia o tremate quando toccano un argomento, siete fottuti. Fissate un punto sul muro e diventate statue. Il silenzio vi spaventa? Vi sentite in dovere di riempirlo? È quello che vogliono. Tacete e rifugiatevi nel vostro palazzo mentale. Lasciateli parlare al muro.

Il Bastardo "Buono"

Amici, diffidate sempre, ma proprio sempre del "Poliziotto Buono". Quello che urla lo vedete arrivare. Quello che vi offre un bicchiere d'acqua o una sigaretta dopo tre giorni di digiuno è il vero pericolo.

Il vostro cervello, disperato, vorrà amarlo. Vorrà sdebitarsi.

Razionalizzate immediatamente questa emozione schifosa: "Non mi dà l'acqua perché è gentile, mi sta comprando".

Bevete l'acqua, ma non ringraziate nemmeno col pensiero. Non avete nessun debito. Se siete civili rapiti per soldi, dovete tentare di umanizzarli, certo. Dite che avete famiglia, ma restate sul vago. Non dite "Mio padre è il direttore della banca", idioti, o il vostro prezzo triplica e non uscite più. Siate un "povero padre di famiglia" generico, niente esagerazioni o racconti smielati, otterreste solo l’effetto contrario.

Resistenza a Lungo Termine

Chiudete i segreti in una cassaforte mentale e buttate la chiave. Ma il vero nemico qui è il tempo. Non sapere che ore sono vi farà impazzire.

  • Contate i pasti.
  • Contate i cicli di luce.
  • Date una struttura al nulla.

E adottate il paradosso del "Realista Resiliente".

Gli ottimisti che dicono "A Natale siamo a casa" sono i primi a crepare di crepacuore quando Natale passa e sono ancora dentro.

Ditevi la verità brutale: "Sono nella merda, fa male, potrei restarci anni". Accettatelo. E poi aggiungete: "Ma ne uscirò". Il vostro obiettivo non è la liberazione, è arrivare vivi al tramonto di oggi. Solo oggi.

Conclusione: Niente Eroi

Non c'è musica epica alla fine. Non vincerete urlando "Libertà!" come in un film di serie B. Si vince centimetro per centimetro, mantenendo la sanità mentale mentre vi trattano come bestie. L'addestramento serve? Sì, cavolo se serve. Stare nudi al freddo, mentre vi tirano secchiate di acqua ghiacciata e sentite il vostro corpo come trafitto da mille spilli per poi essere incappucciati, mentre non capite da dove arriverà la prossima botta, vi insegna a gestire il panico in un ambiente controllato, anche se la mente sa che è un addestramento e si è avvantaggiati. Vi insegna a razionalizzare quando il corpo urla. Ma la realtà sarà peggio.

E sapete una cosa? Se per sopravvivere dovete dire qualcosa, se dovete piegarvi un po' per non spezzarvi, fatelo. L'unica vittoria è tornare a casa vivi. Il perdono preventivo verso voi stessi è l'arma più potente.

Ora tocca a voi.

Avete mai subito un torchio del genere, anche solo in addestramento? Avete mai sentito il panico bussare mentre eravate incappucciati e soli? Raccontatemi qui sotto cosa vi ha tenuto a galla o cosa, invece, vi ha fatto crollare. Non cerco storie da Rambo, voglio storie reali apprese col sudore, perché solo da quelle si può apprendere sempre di più.

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